L'impegno dell'ANVAG

L'A.N.V.A.G. è una associazione che riunisce avvocati e praticanti avvocati che avvertono il bisogno di "trasfondere" nella professione quei sentimenti di umanità e solidarietà verso il prossimo che essi stessi avvertono nella vita civile: professionisti con una più o meno lunga militanza nel gratuito patrocinio.
L'ottima legge n.3282/23 ha visto la fattiva collaborazione degli avvocati alle commissioni preposte alla concessione del beneficio della difesa gratuita, nonché la dedizione degli stessi all'impegno che per espressa disposizione doveva rimanere onorifico e ciò è rimasto anche per la profonda convinzione della classe forense.
Alcuni fenomeni "naturali" dovuti allo sviluppo della società moderna, sempre più caratterizzata dalla globalizzazione, come ad esempio il progresso delle tecnologie e della telematica, la crescita di "nuovi poveri", la nascita di "nuovi diritti" (alla procreazione, all'ambiente, all'alimentazione, etc.), la esigenza di un processo "più giusto", il tutto shakerato nei "nuovi" studi legali, sempre più legati, anzi obbligati, ai nuovi strumenti di lavoro informatico, con conseguente aumento delle cosiddette spese generali, tali fenomeni hanno provocato e provocano una correzione di tendenza nella gestione delle cause dei non abbienti.
E' ovvio che il settore penale, per molto tempo considerato preminente sul settore civile, amministrativo e tributario, proprio perché concernente la privazione della libertà della persona, ha aperto la strada ad una difesa del non abbiente che fosse più competente e attrezzata con l'introduzione della legge n.217/90 che ha fatto da volano per l'altrettanto necessaria "modernizzazione" della difesa civile e amministrativa prevista dall'articolato legislativo aggiunto con la legge n. 134/2001 la quale dopo pochi giorni di vita (le norme sarebbero entrate in vigore il 1° luglio 2002) è stata travolta dall'attuale T.U. n.115/2002 sulle spese di giustixia.
La tutela del non abbiente nel settore della famiglia e minori è andata di pari passo con le novità contenute nella legge n.149/2001.
Le esperienze della legge del 1973 in materia di lavoro, assistenza e previdenza e del 1988 sulla "responsabilità dei giudici" sono risultate per diversi motivi alquanto scarse ai fini della difesa a spese dello Stato, ma hanno comunque costituito una buona spinta e un buon motivo di studio per addivenire ad una regolamentazione totale della difesa dei non abbienti.
E' ovvio che una legge sul patrocinio a spese dello Stato non può che avere una preoccupazione che appare primaria: contemperare le due esigenze contrapposte e costituite dalla necessità, per il professionista, di vedersi rifondere almeno una parte delle spese e, di contra, la necessità per lo Stato, di contenere la spesa pubblica.
L'A.N.V.A.G. ha profuso tutte le proprie energie per discutere sulle problematiche che via via si affacciano, organizzando incontri di studi e convegni, interessando le istituzioni pubbliche e le forze politiche e, in vista della nuova esperienza cui l'avvocatura viene chiamata, specie nel settore civile e amministrativo, ha proposto l'apertura presso ogni Consiglio dell'Ordine di uno "sportello" che intanto sensibilizzasse la categoria degli avvocati, in specie quelli più giovani, sul gratuito patrocinio in materia civile ed amministrativa per poi affrontare gli impegni di una difesa idonea e competente così come la nuova legge ormai reclama.